Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati"
"Dove andiamo?"
"Non lo so, ma dobbiamo andare"
(Jack Kerouac, On the Road)
Si concludeva il18 Agosto '69 il festival di Woodstock, conosciuto al mondo come il più grande evento musicale di tutti i tempi, ma chi slega la musica dal contesto sociale commette sempre un
gravissimo errore, e questo ne è un esempio lampante: qui parleremo di una rivoluzione culturale
senza precedenti, ed il festival ne fu soltanto il giusto epilogo.
"Quando Jimi suonò l'ultima nota del suo show, pensai: forse è davvero finita. Non mi riferivo solo al concerto, ma a un'era. Quella folla stravolta che vagava verso l'uscita con i piedi immersi nel fango era un simbolo. Woodstock non è stato l'inizio di un bel niente, ma la porta dietro cui sono rimasti sepolti gli ideali e le utopie degli anni sessanta".
(Eddie Kramer, addetto alle registrazioni delle performance artistiche sul palco)
Gli anni sessanta, anni di lotte contro l'apartheid, anni in cui Martin Luther King ed il presidente Kennedy furono assassinati, anni della guerra in Vietnam, dove i ragazzi venivano chiamati ad arruolarsi senza alcun preavviso per sparare a dei perfetti sconosciuti, rischiando di morire per una guerra che non avevano chiesto.
"La chiamata alle armi significa che dei bianchi di pelle mandano dei neri di pelle a fare la guerra contro dei gialli di pelle, per difendere la terra che loro hanno rubato a dei rossi di pelle" (Hair, film1979)
É chiaro che una moltitudine di giovani non si sentiva più rappresentata da quel tipo di America.
Come si è giunti quindi a Woodstock? Tutto iniziò più o meno11anni prima, facciamo un passo indietro.
Difficile riassumere in maniera esaustiva quella che fu un indimenticabile stagione, ma partiamo dalla San Francisco Renaissance, nome con cui veniva indicata l'avanguardia poetica statunitense, a causa della varietà di esercizi di poesia sperimentale che stava sorgendo in città.
Fu grazie all'incontro di quello che è considerato il maggior esponente del movimento, con Lawrence Ferlinghetti, a far si che, sull'onda del movimento letterario che lì si stava sviluppando, quest'ultimo fondasse proprio a San Francisco la City Lights Books, casa editrice e libreria, attorno alla quale si sviluppò gran parte dell'avventura beat.
Ferlinghetti infatti, assieme a Allen Ginsberg e Jack Kerouac, era uno degli esponenti della Beat Generation, un gruppo di poeti e scrittori che sentiva il peso oppressivo della società consumistica americana e che, stanchi delle regole e delle restrizioni, trasformavano la ribellione in versi, o in letteratura.
"Aiuteremo a modificare le leggi che governavano i cosiddetti paesi civili di oggi: leggi che hanno coperto la terra di polizia segreta, campi di concentramento, oppressione, schiavitù, guerra, morte" (Allen Ginsberg)
La beat generation fu una cosa seria, non fu una trovata pubblicitaria, non li sponsorizzava nessuno, avevano semplicemente qualcosa di nuovo ed importante da dire:
"poeti, letterati, sognatori che volevano sfuggire al conformismo, ai luoghi comuni, alle abitudini, volevano esaltare la libertà, il piacere" (Ernesto Assante, Woodstock'69-Rock Revolution).
Per farlo, avevano bisogno di un nuovo linguaggio, un nuovo modo di raccontare.
Fu Jack Kerouac (autore di On the road) che inventò la prosa spontanea, ovvero lo scrivere e descrivere quello che succede mentre succede, senza inibizioni, senza filtri: è l'unione del corpo e dello spirito nel momento esatto in cui agiscono. Ginsberg la adattò alla poesia.
"Beat come ribellione. Beat come battito. Beat come ritmo. Il ritmo della musica jazz, che si ascolta in quegli anni, il ritmo del bebop e della cadenza dei versi nelle poesie." (Wikipedia)
Gli autori della beat generation componevano seguendo il ritmo veloce e spontaneo del Be-Bop, un ritmo privo di schemi ed imprevedibile: prima di allora la poesia e la letteratura, non erano mai state così libere e dirette.
Il loro modo di scrivere, il loro desiderio di emancipazione ed indipendenza, i loro nuovi ideali: erano loro i padri della controcultura, la miccia per la nascita di un nuovo immaginario giovanile, e ben presto in molti giunsero a San Francisco alla ricerca di quella libertà che non avevano trovato altrove.
La città iniziò a riempirsi di artisti, ricercatori dello spirito, anarchici, studiosi di culture orientali, gente che protestava contro il sistema e contro la guerra, tra locali dove ascoltare reading di poesie visionarie, scuole di musica, di danza, di pittura.
Queste persone avevano ereditato i valori della beat generation, e ben presto crearono un movimento con proprie comunità, le comunità Hippies.
"Alla metà degli anni '60 la cultura giovanile cambiò in maniera radicale, l'arrivo dei Beatles l'aveva fatta letteralmente esplodere e l'avvento di Dylan aveva dimostrato che le canzoni non erano più solamente intrattenimento, potevano avere contenuti importanti, parlare di pace e violenza, non solo di amori e cuori infranti. I giovani si erano messi in movimento, disposti a bloccare l'ingranaggio del potere, a fermare l'escalation della guerra in Vietnam, a mettere in discussione tutto, le istituzioni, la famiglia, l'educazione, il denaro, la società in ogni sua espressione, seguendo il sogno di una vita migliore e più giusta. Alcuni sognavano di cambiare il mondo, altri invece, praticavano il cambiamento in maniera diretta: erano gli Hippies.
Giovani libertari, poco disposti a seguire le orme dei genitori, gli hippies consideravano la società occidentale corrotta e in qualche maniera perduta, pensavano che i rapporti umani e quelli sociali dovessero esser messi in discussione, predicavano l'amore universale e la pace, amavano la musica e vivevano secondo regole diverse e condivise" (Ernesto Assante,Woodstock'69-Rock Revolution)
Molti esponenti del movimento beat si erano nel frattempo spostati nel distretto di Haight Ashbury, situato sulle colline di San Francisco, a causa dell’innalzamento dei prezzi degli affitti.
Fu quello l'epicentro del movimento Hippie, e nel distretto si diffuse un nuovo modo di concepire la vita comunitaria, caratterizzato da ideali di pace e amore.
Haight Ashbury diventò come una città a sé stante, una comune dove tutto ciò che si poteva si autoproduceva, vi era una radio e la stampa indipendente underground, non vi era polizia, le droghe vi circolavano liberamente. Chi scappava da casa veniva accolto aiutato dai Diggers, una sorta di paladini della giustizia che trasformava in concretezza il cambiamento sociale auspicato. Tra i movimenti politici supportati dagli hippie c'erano il movimento di ritorno alla terra degli anni sessanta, lo sviluppo dell’impresa cooperativa, l’attenzione all’energia alternativa, il movimento per una stampa libera e l’agricoltura biologica.
Ed il denaro? contava talmente poco che venivano organizzati raduni per bruciarlo davanti alle banche.
"E' la più grande rivolta che gli Stati Uniti d’America hanno vissuto nel xx secolo. Una rivolta contro il militarismo, contro le discriminazioni razziali, contro quelle sessuali, contro un modello di vita votato all’accumulazione di denaro".
(Diggers, Alice Gaillard)
Un altro mondo insomma, un mondo che oggi ci sembra impensabile, specialmente se ci rendiamo conto che chi portò avanti questa rivoluzione fù la generazione dei ventenni.
Avete letto bene si, ventenni: il conflitto armato in Vietnam vedeva impegnati migliaia di giovani americani tra i 19 e i 25 anni, chi tra loro non era partito per quella giungla sentiva il dovere di manifestargli solidarietà.
Gli hippie erano pacifisti e presero parte a cortei politici non-violenti, come le marce per i diritti civili e le dimostrazioni contro la guerra in Vietnam, compreso il dar fuoco alle cartoline di chiamata alla leva.
(un frame del film Hair, 1979, dove i protagonisti danno fuoco alla chiamata alle armi per la guerra in Vietnam)
Si mescolarono dunque agli attivisti politici, ed a tutti i movimenti di protesta che condividevano i loro ideali, parteciparono a grandi raduni che aprirono ufficialmente la stagione della "Summer of love", attirando l'attenzione dei media, che li videro e ne restarono folgorati.
"Nella primavera del 1967 San Francisco diventa protagonista di un vero e proprio fenomeno mediatico: la città viene presentata alla radio e in televisione come simbolo di un nuovo movimento di controcultura e protesta, di un rinnovamento spirituale e della nuova rivoluzione musicale. Un sempre crescente numero di giovani invade il quartiere di Haight-Ashbury, mettendo in allarme le autorità e i governatori locali determinati a fermare il flusso di pellegrinaggio.
Il 5 aprile i leader della comunità hippy, durante la loro prima conferenza stampa, annunciarono la formazione del consiglio della Summer of Love. I membri del consiglio, tra cui figuravano il San Francisco Oracle e i Diggers invocarono il nome del santo da cui la città di San Francisco prende il nome e chiesero alla città di dare il benvenuto all'ineludibile corrente di giovani che nel periodo estivo avrebbe raggiunto la città.
L'intera comunità si impegnò per trasformare l'Haight-Ashbury in un quartiere capace di accogliere il più grande evento che la città avesse mai ospitato. Mentre i Diggers aprirono una clinica medica gratuita e un negozio che forniva gratuitamente beni di prima necessità." (Wikipedia)
Iniziò una strumentalizzazione della loro immagine che ancora oggi è in atto, ogni vetrina di San Francisco, ogni bar, tutto era stato colorato da fiori, la scritta “Peace and love” campeggiava su ogni sorta di oggetto e capi di vestiario in vendita, la Greyhound, la più famosa compagnia statunitense di pullman, aveva addirittura inaugurato un giro turistico tra le varie comuni hippie: un movimento culturale nato dalla ribellione al consumismo che stava diventando esso stesso oggetto di consumo. Ma gli hippie non ci stanno.
Il 6 Ottobre 1967 un silenzioso corteo marciò nelle principali via di San Francisco, gli hippies celebrarono il proprio funerale, "la morte di Hippie", figlio dei mass-media, ed ai bordi della strada vennero distribuiti dei volantini che spiegavano le ragioni del gesto:
"Questo mondo non ci piace. Siamo nati per cambiarlo e il consumismo ha scoperto che anche la nostra voglia di cambiamento può diventare merce. Per questo il movimento è morto e oggi lo accompagniamo nel suo ultimo viaggio".
È la fine della controcultura? ancora no.
In realtà il celebrato funerale non fù altro che un invito a rinascere per non morire ingabbiati, e l'anno che stava volgendo al termine, il '67 appunto, era stato ricco di tantissimi avvenimenti: L'Lsd era stato appena dichiarato illegale, ma lo stato americano non riuscì a fermare l'onda rivoluzionaria che aveva investito l'intera baia.
" l'acido lisergico fu messo fuori legge nell'ottobre del '66, ma il suo consumo anzichè diminuire aumento in maniera esponenziale, in tutti gli Stati uniti ed in Europa. Si apriva la stagione psichedelica, i cui principali profeti furono Timothy Leary e Richard Alpert. Entrambi professori ad Harward, avevano iniziato a sperimentare l'acido lisergico con i loro studenti alcuni anni prima, e per questo erano stai espulsi dall'università. Nello stesso anno Leary scrisse, con Ralph Metzner, un libro intitolato <L'esperienza psichedelica>, nel quale spiegava che l'esperienza psichedelica è un viaggio verso nuovi reami di coscienza. La dimensione e il contenuto dell'esperienza non hanno limiti ed i suoi connotati caratteristici sono la trascendenza dei concetti verbali, delle dimensioni spazio-temporali e dell'ego o identità. La nuova realtà giovanile il nuovo rock e la diffusione
dell' Lsd, assieme alla crescita del rifiuto della società e delle sue regole, portarono ad un nuovo raduno, il Love Pageant Rally."( Ernesto Assante,Woodstock'69-Rock Revolution)
Come abbiamo detto, da allora infatti, concerti e i raduni si fecero sempre più frequenti, coinvolgendo sempre più partecipanti: gli hippies, in quell'anno avevano organizzato una serie di happening tra cui la celebrazione de "la conoscenza trascendentale, la bellezza dell’universo e dell’essere” (Love Pageant Rally), e il "rinascimento dell’amore” (Human Be-In).
Fù proprio quest'ultimo evento che vide radunate 20.000 persone al Golden Gate Park, che tra canti, fiori incensi e tanta droga, aprirono le porte alla sopracitata "Summer of love". Sussegue un grosso festival musicale, il Monterey Pop Festival che, vide radunate più di 200.000 persone e che viene riconosciuto come uno degli apici del movimento hippie e precursore del festival di Woodstock.
La "Fiera della Musica e delle Arti di Woodstock" nacque dall'idea di 4 giovani, il più grande dei quali aveva 26 anni.
[continua]
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